La sua infanzia si lega ai paesaggi, ai colori ed ai profumi del mare.
Oggi ne è ancora attratto – come testimoniano le sue numerose ma-
rine e lagune -, così come è affascinato dai pesci, dalle conchiglie, dai
venti del mare e dalle imbarcazioni. A sei anni si trasferisce in Friuli
con la famiglia.
Il percorso artistico
Attratto fin da bambino dai colori e curioso del loro mescolarsi e del-
la possibilità che gli offrono di riprodurre, disegnandole, cose viste,
animali, piante, persone, fin dai tempi della scuola vince dei piccoli
riconoscimenti e concorsi (come quelli al tempo promossi, durante le
Festività Natalizie, dalle Industrie Zanussi, dove lavorano i suoi geni-
tori). E’ in queste occasioni che nascono le sue prime opere: disegni a
tempera come quello che ancora ricorda di Babbo Natale che gli valse
un premio.
Pur vedendo riconosciute le sue capacità, Lucio non ha la possibilità
di intraprendere studi accademici, ma, mentre frequenta un Istituto
Tecnico, segue, nei primi anni Ottanta, corsi di acquarello con Dorigo.
Dal 1985 in poi, attratto dalla materia e dalla forma che può assumere,
si interessa alla lavorazione e pittura della ceramica studiandone le
possibilità espressive durante i corsi con il maestro Minelli.
In quegli anni il garage di casa è il suo studio e “ateliér”.
Negli anni Novanta Battistutta intraprende poi studi di incisione con
Cesare Baldassin.
Il critico Ottavio Manfrin, nel febbraio 1996, commentando alcuni la-
vori dell’artista, ne traccia un breve profilo come incisore:
“Anche le incisioni di Lucio sono lavori di grande impegno. E’ un appassio-
nato sanguigno, quasi, e senza quasi, l’incisione sia la sua seconda natura.
E’ presente sempre, nelle sue esigenze, la sperimentazione [...]”.
Anche Sergio Gentilini, nello stesso anno, aveva tratteggiato un
pro-filo di Battistutta sottolineandone la versatilità come artista e la sua
capacità di esprimersi ed esprimere tramite tecniche e modi diversi:
dall’acquarello alla pittura ad olio, fino all’incisione, tecnica in cui,
secondo Gentilini, l’artista raggiungeva la sua massima maturità
espressiva.
E’ Ottavio Manfrin che ci riporta una importante espressione di
liber-
tà con cui Lucio descriveva, in qualche modo, il suo modo di fare
arte:“Intanto disegno, provo e coloro. Poi leggo”.
Le opere di Lucio Battistutta testimoniano come questa breve afferma-
zione sia espressione di una volontà di ricerca e di libertà espressiva
che sono alla base e all’origine della sua arte e della sua originalità.
Le sue esperienze di esposizione hanno inizio nel 1979, anno in cui
Battistutta comincia a partecipare ai suoi primi concorsi di pittura di
rilievo regionale, per giungere, poi, attraverso l’incisione, la pittura
ad olio e la lavorazione della ceramica (come testimonia la Mostra del
1986), all’acrilico su tela alla fine degli anni Novanta.
Da allora la sua ricerca è proseguita. Il suo confronto ed il suo legame
con le tele, i colori e, da ultimo, la materia, si è fatto più vivo e stretto,
soprattutto dopo i momenti in cui la tela sembrava non trovare più i
suoi colori e la vita pareva vincere sullo slancio del creare arte.
I viaggi e l’arte
Ha viaggiato, Lucio, e, certamente, i suoi viaggi e gli orizzonti diver-
si che ha potuto vedere hanno influito sulla sua pittura: l’India, nel
1998, poi il Canada, l’Europa nell’anno 2000 (Parigi, Londra, Stoccol-
ma), per non dimenticare l’Italia e le sue bellezze (in particolare la
Sicilia, la Sardegna, Roma) ed, infine, la Corsica.
Nel 2006 Lucio intraprende poi la grande avventura di una Personale
a Cuba, presso il Centro Provincial de Artes Plàsticas y Diseños. In
quell’occasione Battistutta presenta il suo catalogo “Racconti di Viag-
gio”.
Altre attività nell’arte
Lucio e’ anche ideatore di diversi logotipi (per A.D.O. di Sacile
nel 2000, per il XXV dalla Fondazione dell’Ente e nel 2005) e di numerosi
manifesti. E’ presente con la sua arte per solidarietà in molti enti pub-
blici e privati .
Dal 1978 partecipa, inoltre, a diverse iniziative artistiche anche a li-
vello internazionale: le sue opere fanno parte di colle-
zioni private in Australia , Austria , Canada, Danimarca , Germania,
Italia , India, Inghilterra , Svizzera e Stati Uniti.
Resta nel suo animo e fonte di energia e di serenità anche nei momen-
ti più difficili, il suo forte legame con la natura, con le piante, con i
colori, con le luci e le ombre dei boschi e con gli azzurri, i blu, i grigi
del cielo.
Battistutta osserva, ascolta, vede e “traduce”, modificandoli
tramite
il filtro misterioso del suo animo e del suo sguardo le cose del
reale, trasformandole in colori, in libertà e in fonti di emozione.